Posts written by alexall

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    Dopo un pessimo inizio di partita, in cui ci siamo fatti schiacciare dai Saints e non riuscivamo nemmeno a ripartire perché sbagliavamo un'infinità di passaggi, un'eccellente costruzione dal basso (8 tocchi esatti da Ramsdale al gol) ci ha portati al vantaggio con Laca, oggi capitano.

    Da quel momento tutto facile anche perché il raddoppio, che ha indirizzato la partita, è arrivato dopo una manciata di minuti con un'azione fortunata e il colpo di testa di Ødegaard, quasi stupito nell'esultanza, con i centrali dei Saints in colpevole ritardo. Per il norvegese, 3 gol nelle ultime 3 gare. Il resto della gara è stato completamente in controllo con il 3-0 di Gabriel (più un gol che gli è stato annullato) e due pali di Martinelli e Saka con bellissime conclusioni, che avrebbero meritato miglior fortuna.

    E allora 3 punti per iniziare a risalire e una performance in cui il bel gioco non è mancato, anche se gli avversari, inizio a parte, non si sono dimostrati gran cosa. Minus su cui lavorare: la precisione dei passaggi e il fatto che, pure stavolta, ci siamo mangiati ottime occasioni perché piuttosto che tirare vogliamo entrare col pallone in porta. Contro il West Ham servirà una gara più concreta di così.
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    Ci voleva pazienza per vincere una partita molto più insidiosa di quanto dicesse la classifica, e il 2-0 è indice di maturità. Ora le due trasferte in casa dello United e dell'Everton ci spiegheranno meglio chi siamo, e sono molto curioso di vedere la strategia con cui le affronteremo.

    PS: sarà presto per fare certi ragionamenti, ma volevo togliermi il dubbio. In caso di arrivo a pari punti, quest'anno in Premier contano gli scontri diretti oppure la differenza reti generale?
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    Wow, che schema il 4-2-3-0...

    Comunque oggi tutta la squadra disastrosa. Abbiamo retto bene per 20 minuti, poi il Liverpool ha dilagato. Salvo soltanto, e anzi promuovo a pienissimi voti, il solito Ramsdale, autore anche oggi di una prova di altissimo livello.

    Ora avanti tutta. Come diceva il grande Boskov, meglio perdere una volta 4-0 che quattro volte 1-0 e in più, magra consolazione ma pur sempre consolazione, il 5° posto è ancora nostro. Se la bastonata di oggi non ci abbatterà, possiamo proseguire il nostro cammino di crescita.
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    Dire che giocare dopo la sosta (e non prima) lascia qualche incognita in più è persino banale. Tuttavia voglio aver fiducia nella squadra: si scende sempre in campo per vincere, ma mettendo un attimo da parte il risultato, ad Anfield sarebbe già importante vedere una squadra che tenga bene il campo e che confermi i progressi degli ultimi due mesi.
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    Quello che dici è condivisibile; rimane il fatto che, se vogliamo puntare a qualche obiettivo importante, là davanti ci deve essere qualcuno di più concreto. Aubameyang - o almeno, la sua versione migliore - la aspettiamo da ben più di un anno, e a parte lui nessuno ci garantisce i gol necessari. Non ci può sempre essere lo Smith Rowe o il Gabriel di turno, che già fanno il loro egregio lavoro, a toglierci le castagne dal fuoco dal punto di vista realizzativo. La difesa c'è, il centrocampo gira, ma proprio per questo sarebbe un peccato che la nostra mole di gioco andasse così sprecata.
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    A me oggi siamo piaciuti molto. Abbiamo giocato bene e la vittoria è meritata.

    Cose positive: la solidità in difesa; il controllo che abbiamo avuto in tutto il match; la prestazione di Smith Rowe, della coppia di centrocampo, e anche di un Tavares che si conferma una preziosa alternativa a Tierney; ma soprattutto una precisione nei passaggi molto elevata.

    Cose MENO positive: non concretizzare per quanto creiamo; essere stati in sospeso fino al 97'; la mancanza di un centravanti come si deve (a proposito, cosa pensate delle voci su un forte interesse per Vlahovic?).
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    Oggi partita davvero convincente, perché contro un'avversaria che temevo molto abbiamo a tratti dominato nel gioco (prima mezz'ora sontuosa) e ci siamo difesi bene nella ripresa, senza disdegnare qualche ripartenza. Menzione speciale per Ramsdale, autore di un'eccellente prova, con salvataggio sensazionale sulla punizione di Maddison: da vedere e rivedere ancora. È in fiducia lui, come è in fiducia tutta la squadra, che ultimamente, oltre a fare punti, gioca un ottimo calcio col 4-2-3-1. Arteta avrà trovato finalmente la formazione tipo e, soprattutto, il modulo ideale per l'Arsenal? Credo (e spero) che sia così.
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    Meglio ieri contro il Burnley che nel precedente 1-0 contro il Norwich. Dei miglioramenti ci sono stati, anche se rimane il costante problema di essere più efficaci in avanti: nel primo tempo di spazi, come al solito, ce n'erano pochi, ed è stato bravo in percussione Saka a procurarsi la punizione, magistralmente trasformata da Ødegaard. In generale abbiamo tenuto bene il campo, ma avremmo dovuto segnare il raddoppio nella ripresa: quante occasioni sprecate in contropiede, a volte anche in superiorità numerica...

    Dei singoli, mi è davvero piaciuto Partey, nella veste di "tuttocampista" che ha dato un eccellente contributo alla manovra. Sempre lucido, è andato parecchie volte a chiedere palla a Ramsdale per impostare l'azione, ed è stato prontissimo a cambiare i ritmi al centrocampo quando ce n'era bisogno. Impossibile fare a meno di lui. Chi invece mi convince ancora poco è White: bravo di testa a liberare l'area, ma nell'organizzare l'azione coi piedi può ancora migliorare tanto, senza contare la frittata che stava regalando un rigore al Burnley: bravo Ramsdale ad anticipare per un soffio Vydra e bravo Taylor che al VAR si è accorto che non era fallo. Ma abbiamo rischiato troppo, e in maniera sciocca.

    Insomma, prendiamoci altri tre punti, preziosi come l'aria, ma restiamo ancora coi piedi per terra: siamo ancora indietro, sia come classifica, che come livello di gioco.
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    Ormai la rosa, fino a gennaio, è quella definitiva, e nel bene e nel male questa ci dobbiamo tenere. Come avete già detto in tanti, una parte rilevante della squadra è, almeno in teoria, di buona prospettiva, e inoltre è quella che Arteta aveva in mente (o quasi).

    Detto questo, prendo in prestito una frase un po' inflazionata e dico che il nostro campionato inizia domani. Non mi faccio illusioni su difficilissime qualificazioni a qualsivoglia coppa europea, ma, almeno nell'immediato, malgrado la situazione di emergenza a livello di infortuni, la pausa dovrebbe averci giovato: ora dobbiamo lasciarci alle spalle il tremendo inizio di campionato, in verità oggettivamente proibitivo (Brentford a parte), anche se le brutte figure già non sono mancate...

    Ora vado al punto. Dopo quasi due anni alla guida dell'Arsenal, Arteta è chiamato a dare delle risposte. In effetti di alibi l'allenatore ne ha avuti, ma questo sarà il periodo della verità. Si può parlare di società assente, di scelte manageriali insulse, di una squadra senza personalità e con qualità mediocri, ma su un aspetto io esprimerò il mio giudizio SOLO sul mister: fare delle scelte e mantenerle. Basta cambiare schema ad ogni partita, basta ruotare i giocatori come una girandola, basta lasciare l'Arsenal senza uno straccio di gioco definito. In questo momento è fondamentale non solo scegliere come scendere in campo, e su quali giocatori fare affidamento, ma ancor di più essere coerenti con se stessi (e col proprio credo): in passato Mikel sembrava aver trovato la via giusta, ma poi è sempre tornato sui suoi passi e adesso, più che lo zero in classifica, mi preoccupa che non sappiamo chi siamo.

    Ma spero di avere qualche piccola certezza già da domani.
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    Quasi, già. Noi il nostro dovere l'abbiamo fatto e, per quanto può valere come consolazione - il Pépé degli ultimi due mesi, finalmente, si avvicina al suo reale valore. Per il resto, i detestati cugini hanno raccolto la vittoria che serviva mettendo sotto un Leicester che nell'ultimo quarto d'ora ha buttato alle ortiche il piazzamento Champions.

    Non ho intenzione di recriminare sui pochi, pochissimi punti in più che, se ottenuti, avrebbero dato un esito diverso a questa stagione: i numerosi errori da matita blu che abbiamo compiuto ce li ricordiamo bene, e ad ogni modo non siamo l'unica squadra ad aver sprecato occasioni: pensiamo al Leicester, al Chelsea e all'Everton con un brutto finale di stagione, all'altra squadra del nord di Londra un punto sopra a noi ma sempre mediocre...

    L'anno prossimo si dovrà ripartire da zero, con o senza Arteta. Ribadisco che avrei tenuto molto alla partecipazione alla Conference, ma dato che così non sarà speriamo almeno che la massima concentrazione e il risparmio di energie siano effettivamente utili per evitare che, una volta toccato il fondo, ci tocchi cominciare a scavare. Per chiudere, noto un'ultima cosa: un finale di stagione con 5 vittorie su 5 (e solo 2 gol subiti), segno che la squadra è ancora con l'allenatore; e una classifica che, considerando solo le partite da Natale in poi (ben 25) ci avrebbe sorprendentemente qualificato per la Champions, addirittura al terzo posto, a un solo punto dallo United, secondo. Paghiamo insomma quel disgraziato autunno di blocco mentale, che poi ha condizionato il resto della stagione. Non è un alibi - ci mancherebbe - perché i margini per fare MOLTO meglio ci sono, ma forse si tratta solo di dare continuità a un progetto che qualche piccolo spiraglio di luce inizia a mostrarlo. Anche se è ancora difficile da vedere.
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    Contro ogni pronostico, siamo ancora lì a giocarcela. In teoria, dato per irraggiungibile il West Ham, l'unico strapuntino disponibile è quello per la neonata Conference League, dunque il settimo posto: e allora bisogna fare tre punti e sperare che non ci imitino né Ancelotti né Kane.

    Ho letto negli scorsi giorni alcune opinioni sulla non-opportunità di partecipare alla nuova competizione della Conference League, per concentarsi del tutto sul campionato. Non sono d'accordo: un traguardo come questo, seppur minimo, è comunque un obiettivo da raggiungere (ancor più, a mio parere personale, della supremazia di quartiere). La stagione resterebbe ovviamente fallimentare, ma non è il momento di fare gli schizzinosi. Vincere aiuta a vincere, e se non si ha l'umiltà di giocare nei campetti polverosi e sconosciuti, la mentalità giusta è ancora lontana; senza contare che, almeno nelle prime fasi, la coppa può essere un utile impegno per lanciare i nostri giovani.

    Quindi vediamo come va, senza dimenticare che battere il Brighton NON sarà facile.
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    Non mi illudo che la vittoria di stasera cambi marcia alla classifica, ma Stamford Bridge (che non espugnavamo da un 5-3 vecchio di quasi un decennio), dopo il rocambolesco 2-2 dell'anno scorso con l'incredibile gol coast-to-coast di Martinelli, ci regala ancora una soddisfazione. Belle queste vittorie ottenute giocando come le provinciali di una volta... mantengono ancora il loro fascino. D'altronde era questa, probabilmente, la migliore maniera per affrontare un Chelsea che, negli ultimi mesi, era brillante e lanciatissimo anche a livello europeo. Vinciamo col minimo scarto grazie a Smith Rowe che, ben servito da Aubameyang, finalizza uno scambio sotto rete propiziato da un clamoroso errore di Jorginho. Bene così, se si considera che 9 volte su 10 topiche del genere le confezioniamo noi con le nostre mani.

    Da apprezzare l'umiltà della squadra e la tenuta in difesa. Tutti hanno contribuito ai ripiegamenti e a parte un paio di sbavature abbiamo retto alla grande. Per onestà bisogna anche dire che i Blues, pur conservando un altissimo possesso palla e spingendo per tutta la gara, non erano nella loro serata migliore, soprattutto dalla tre quarti in avanti: c'è stato un passaggio a vuoto e noi ne abbiamo approfittato. Non ci è mancata la buona sorte, con una doppia traversa colpita dagli avversari nella ripresa, ma è andata bene così. Come atteggiamento mi sono piaciuti praticamente tutti: voglio citare Smith Rowe - non solo per il gol ma anche per la costante mobilità - ed Elneny - che pure senza essere titolare fisso si è ritagliato con pieno merito un ruolo fondamentale in squadra, mentre stasera Odegaard ha giocato sotto i suoi livelli. Ora, proviamo a dare il massimo anche nelle ultime due gare, sulla carta non proibitive (anche se l'Arsenal, soprattutto quest'anno, ci ha abituato a tutto e al contrario di tutto).
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    Vittoria che non cambia molto la classifica, e che tuttavia riduce la probabilità di finire il campionato nella metà destra. Senza togliere nulla all'Arsenal, Newcastle avversario molle e mai in grado di creare occasioni.

    Siamo scesi in campo con un ampio turnover e abbiamo gestito in maniera tranquilla un match già indirizzato dopo pochi minuti da un bel tiro di Elneny. Ha raddoppiato nella ripresa Aubameyang servito da un preciso cross di Martinelli scattato sulla sinistra sul filo del fuorigioco. Buon senso della posizione e della coordinazione da parte del gabonese, oggi capitano: speriamo che il gol ritrovato dopo due mesi gli dia fiducia in vista del decisivo ritorno di coppa contro il Villarreal.
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    Al 95' stavamo per battere un rigore e Arteta ha fatto entrare Elneny. Pensavo almeno ci fosse uno schema per un tiro da lontano. Niente, falso allarme. :-/
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    Dopo un'ora di sofferenze eravamo sotto 2-0 e con un uomo in meno. Ho resistito comunque alla tentazione di spegnere la tv e forse ho fatto bene, perché siamo rimasti aggrappati alla qualificazione con le unghie e coi denti, segnando anche il gol della speranza con Pépé su rigore.

    Primo tempo orribile, anche più del solito (il che è tutto dire). 0-1 preso con una difesa di burro e 0-2 con le belle statuine in area su calcio d'angolo. In generale, Villarreal in vantaggio con pieno merito e noi senza mai tirare in porta, anche perché siamo scesi in campo senza attaccanti e Smith Rowe nel ruolo improvvisato di falso nueve: magari certi esperimenti Arteta potrebbe evitare di farli direttamente in semifinale di Europa League. Ripresa iniziata finalmente col piglio giusto e squadra più equilibrata e padrona del gioco, complice anche il cambio conservativo di Emery che toglie la punta Alcacer per inserire il mediano Coquelin, ex dell'incontro. Ma quando le cose sembrano migliorare, ecco l'ennesimo oltraggio all'intelligenza da parte di Ceballos che prende il doppio giallo per un fallo duro e inutile e lascia la squadra in dieci. Da quel momento, a onor del vero, è la forza dei nervi a salvarci, unita a una paratissima di Leno che riesce a impedire il 3-0 degli avversari; ma il vero man of the match è ancora l'ottimo Saka che prima si procura il generoso penalty e poi fa espellere a sua volta Capoue. Forse alla fine si può ottenere anche qualcosa in più, con Aubameyang - entrato nel finale - che in pieno recupero ha la palla del pareggio, ma guardando l'andamento della gara, l'1-2 è comunque prezioso.

    Il Villarreal è un avversario tosto e, se non lo sorprendi in verticale o con la giocata di classe, è quasi impenetrabile. Al ritorno servirà una piccola impresa. L'Arsenal ne ha le possibilità? Sarà difficilissimo, ma dobbiamo comunque provarci. Con tutti i nostri difetti, siamo ancora in gioco.
112 replies since 19/4/2019
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