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Dici? Mah, non so, sarebbe grave se un giovane professionista giocasse male perchè ha deciso di non rinnovare…. A che pro, poi? -
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Mentre le ultime partite mi avevano fatto ritornare un po’ di entusiasmo dopo un periodo buio, la sconfitta con immediata diminuzione in FA Cup contro il modestissimo Forest mi ha deluso tantissimo.
Non so se si possa dare la colpa solo alla rotazione perché tutto sommato l’XI sceso in campo aveva l’ossatura della squadra migliore: White, Odegaard, Saka e Martinelli, e gli altri, tra i quali gli esperti Cedric, Holding e Tavares e i quotatissimi giovani Patino e Lomonga non possono non essere in grado di affrontare una modesta squadra di Championship, sennò che ci stanno a fare all’Arsenal?
Una gara senza un tiro in porta è ingiustificabile, temo alla base ci siano stati dei problemi di motivazione, e questo è decisamente grave sia da parte dei calciatori che di chi li ha messi in campo…..
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L’iniziativa non la discuto assolutamente.
Quello che trovo sbagliato, e non mi pare un cavillo, è avere associato al sangue degli accoltellamenti il colore dell’Arsenal, mi pare una roba che non c’entra niente, come la maglia bianca. Avrei apprezzato una maglia simbolica, speciale, ma senza ripudiare il rosso con lo slogan no more red: che c’entra? Potevano scrivere: red is for passion, not violence. Così invece è parso proprio un omaggio al politically correct, sembra quasi doversi scusare di avere la maglia rossa…. -
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Arsenal in bianco nella sfida di FA Cup con i Garibaldi reds del Forest. 
www.arsenal.com/news/arsenal-and-adidas-no-more-red
Nulla contro l’iniziativa, ovviamente, ma non credo ci fosse bisogno di indossare i colori del Tottenham per schierarsi contro la violenza delle band giovanili, ripudiando il colore rosso dei Gunners. Mi sembra un’iniziativa decisa dai signori della comunicazione, molto di forma e poco di sostanza, avrei preferito uno slogan diverso, tipo red is passion not violence. -
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Il problema è che negli ultimi anni ci sono degli arbitraggi a favore delle squadre di Manchester che sono scandalosi, l’Arsenal che ha stile e accetta tutto supinamente la prende sempre in quel posto.
Ma mica è l’unico caso.
Anche in Carabao Cup sono due diverse regole e quelle che valgono per il Leyton Orient (e anche il Villa l’anno scorso)….
E quelle che valgono per il Liverpool, che può tranquillamente rinviare la semifinale di League Cup con l”Arsenal.
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Oltre al danno anche la beffa. 
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Ho sempre pensato che gli errori arbitrali (goal validi annullati, rigori negati, rigori regalati…) non siano mai decisivi perché equivalgono, come impatto sulla partita, a un goal sbagliato o a una papera del portiere. Sono episodi negativi che capitano nell’arco di una partita, ma pur sempre rimediabili.
La regola soffre eccezione quando c’è un’espulsione ingiusta perché questa crea una situazione innaturale.
Oggi le due tipologie di errori si sono mescolate e si può davvero dire che l’arbitro ha rubato la partita all’Arsenal.
Primo tempo in dominio assoluto con anche un rigore negato a Martinelli, poi il VAR ha regalato un rigore assurdo a Bernardo che aveva già cominciato a buttarsi quando è stato trattenuto e subito dopo Gabriel è stato punito col rosso in modo decisamente troppo severo.
Furto con scasso.
Resta una grandissima prestazione dei Gunners.
Mentre a lungo ha faticato a trovare il bandolo della matassa, e per molto tempo si è assestato con i tre, che spesso erano cinque, difensori con un gioco noiosissimo, dopo le sconfitte con United ed Everton Arteta ha cambiato registro e messo insieme una squadra in grado di competere con le migliori e da pallido imitatore di Guardiola si sta rivelando uno dei migliori manager sulla piazza.
Oggi strepitoso Partey a centrocampo, ma bene anche Saka e in genere tutti i gunners.
Un plauso per Arteta che quando ha dovuto fare un cambio dopo l’espulsione di Gabriel non ha rinunciato a un attaccante ma ha tolto Odegaard mantenendo i tre attaccanti sostenuti solo da due centrocampisti Partey, che oggi valeva per due, e Xhaka.
E la tattica avrebbe anche pagato se non fosse stato per un immeritatissimo goal all’ultimo minuto.
Questo è ciò che gli amanti della premier league vorrebbero vedere sempre, un gioco funzionale alla bellezza e all’attacco, non solo alla ricerca del risultato costi quel che costi.
A parte gli errori arbitrali, peccato che Martinelli si sia mangiato un gol a porta spalancata….
https://video.sky.it/sport/calcio-estero/p...ghlights-719098
Edited by Mister Wolf - 1/1/2022, 18:35 -
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Ancora una partita brillantissima, dopo l!ultima sconfitta con l’Everton Arteta (ci ha messo un bel po’ ma) sembra proprio avere trovato la quadra. Finalmente il possesso di palla non è più sterile come in passato, quando sembrava un’imitazione di guardiola al rallentatore ma finalizzato a verticalizzare con improvvise accelerazioni a creare spazi in attacco. Ero disperato nel vedere tutti quei soldi buttati via per Odegaard ma adesso devo dire che sta regalando degli assist stupendi. -
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Ieri l’Arsenal mi è piaciuto, anche se contro un Leeds sfiduciato e dimezzato. Dopo due mesi molto buoni le sconfitte con il Liverpool, ma soprattutto con lo United e l’Everton avevano posto dei seri interrogativi sull’effettivo valore della squadra ma se guardiamo alle partite successive, compreso il bellissimo derby col West Ham, forse possiamo sperare che, anche se ci ha messo un pò, Arteta abbia trovato la formazione ideale definitivamente (e fortunatamente) rinunciando ai 5 difensori, e optando per un elastico 4-2-3-1 con Partey e Xhaka a fare legna supportando il trio Saka Odegaard e Martinelli dietro a Lacazette.
In crescita Odegaard, anche se continuo a ritenere che la cifra pagata per lui sia uno sproposito, ma soprattutto ritengo che la mossa vincente sia aver dato finalmente fiducia al brasiliano Martinelli che fa perfettamente pendant con Saka e segna anche molto. In panchina poi è un lusso avere Smith Rowe che può essere più di un’alternativa sia per Martinelli che per Odegaard, e quando entra segna sempre e anche gol di pregevole fattura.
E poi c’è spirito di squadra se Lacazette, al 92º, sul 4 a 1, si fa una corsa forsennata per arrivare come una furia a recuperare un pallone nella propria metà campo.
https://video.sky.it/sport/calcio-estero/p...ghlights-717030 -
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C’erano stati sintomi di miglioramento ma mi sembra che siano evaporati.
Gli attaccanti sembra che facciano apposta a non azzeccarne una, strapagare i giocatori non è mai una cosa positiva. Meglio puntare su Martinelli, giovane e affamato.
Più che altro rispetto al recente passato sembra che a questi giocatori della maglia, della tradizione, del club non gliene freghi veramente una mazza.
Non ho mai capito il prezzo pagato per Odegaard e lo confermo, però almeno si dà da fare e sta migliorando. -
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Ieri il secondo tempo mi è piaciuto, un gioco avvolgente e finalmente non solo per linee orizzontali ma anche pronta alla verticalizzazione quando c’era l’occasione. -
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E di mentalità, che non può essere sempre e solo aspettare l'avversario....
Solo con gli Spurs hanno giocato in modo più coraggioso e propositivo e i risultati si sono visti..... -
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Ci voleva questa soddisfazione 
ma anch’io rimango con i piedi ben saldi per terra amici.
Oggi partita perfetta, ma proprio quando hanno dato il meglio, peraltro contro una squadra in totale disarmo (e anche con un pizzico di fortuna per due decisioni arbitrali contestate, ma si sa che la fortuna è un ingrediente essenziale delle grandi imprese, lo aveva cominciato a dire tale Boccaccio da Certaldo nel 1300), si è avuta la certezza che è stato assurdo spendere 150.000.000 × 1 squadra così, che i creativi Saka, Smith Rowe e Odegaard, anche nel giorno della loro miglior prestazione, sono solo dei buoni giocatori, nulla più, stra-sopravvalutati.
Bene invece la difesa, Ramsdale Tomyasu e White, e certamente maggiore solidità con Gabriel, mentre Tierney già lo conoscevamo. Anche se, ha ragione Pecche, peccato che la difesa non sia riuscita a tenere un clean sheet neanche in una giornata di gloria….. -
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È veramente incredibile che non fosse stato programmato un dopo Wenger. Avrebbe dovuto andarsene già 4-5 anni prima, io pensavo che fosse stato tutto calcolato, invece niente, dilettanti allo sbaraglio….. -
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Come ho detto a commento della partita col Chelsea mi trovo perfettamente d'accordo con l'analisi di Marianella.
In questo momento nel mondo del calcio è visibile una frattura tra club che fanno investimenti miliardari senza limiti e altri che cercano di competere in modo virtuoso, con capacità, sobrietà, passione.
Do per premessa nota a tutti che il Fair Play finanziario è una farsa e quindi squadre come il Real Madrid, pur stritolate dai debiti, potranno ancora spendere 130 milioni per Mbappè, non parliamo di PSG e City, cui tutto è permesso.
Purtroppo l'Arsenal si è posizionato dalla parte sbagliata, dalla parte di chi spende e spande, ma lo ha fatto nel peggior modo possibile, non comprando Mbappé, Pedri o Messi, ma buttando letteralmente nel cesso milonate di giocatori mediocri e mandando via i pochi buoni (come Gnabry, che Wenger, che pure lo aveva scoperto, ha regalato per 5 milioni al Bayern, per non fare ombra al grande Iwobi).
Come l'Arsenal anche il Barcellona.
Per tanti anni hanno dominato in europa, ora hanno gestioni he sfiorano il ridicolo.
I 160 milioni spesi da Edu con la complicità di Arteta per essere ultimi in classifica fanno il paio col miliardo di debiti che ha accumulato il Barcellona, nonostante che con Leo Messi avesse aumentato il suo fatturato da 200 milioni a un miliardo. Gestioni dissennate, incompetenza, accondiscendenza a soddisfare gli appetiti esosi dei procuratori parassiti, questi gli ingredienti di una ricetta che ha messo due club gloriosi in una posizione difficilissima.
Eppure ci sarebbero giocatori per fare una squadra dignitosa attorno al sesto posto, se solo ci fosse un allenatore capace, invece il dopo Wenger non è stato minimamente preparato e sono stati presi allenatori totalmente inadatti come Emery (che è bravo ma non sapeva l'inglese e non aveva un progetto all'Arsenal, anche perché il suo stile di gioco speculativo è l'opposto di quello di Wenger e non proponibile in un grande club) o totalmente impreparati come Arteta, il cui unico merito era essere l'assistente di Guardiola.
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