20-04-1988 ... 25 anni fa l'Europa si fermò a guardarci,allora capimmo d'aver vinto.

ATALANTA FOLLE AMORE NOSTRO !!!

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    Mi permetto,cari ragazzi di riportare in questa sezione,un po' di storia del passato recente;

    La MIA "piccola Dea" per una stagione si fece Grande Grande ^_^

    il 20 Aprile di 25 anni fa (1988) L'Atalanta affrontò in un match epico il Football Club Malines (o Mechelen) di Michel Preud'homme,Leo Clijsters,Graeme Rutjes,Erwin Koeman ed Eli Ohana...

    Non ci sono parole per spiegare quei giorni,quell'atmosfera,quelle emozioni che noi Bergamaschi Atalantini abbiamo avuto l'onore di vivere ... mai e dico MAI Bergamo è stata così il centro del mondo del calcio!!!
    una squadra plasmata ad immagine e somiglianza della sua gente...dalla B con orgoglio e umiltà al cospetto dei "grandi" d'Europa ...

    dopo vent'anni mi sento di gridare ancora GRAZIE ATALANTA !!! GRAZIE EROI !!! ... ancor'oggi ho le lacrime agli occhi ripensando a quei giorni ... lacrime di gioia,perchè pur perdendo sul campo,nella memoria di tutti siamo usciti vincitori !!!

    La favola della piccola Dea a spasso per la grande Europa cominciò nella stagione 1986/87. Annata sfortunata dove i neroazzurri, già retrocessi, raggiunsero la finale di Coppa Italia. Col morale sotto i tacchi per la fresca retrocessione e con di fronte il Napoli di Maradona, non ci fu storia: trofeo al Napoli che, in quanto vincitore del campionato, si qualificò alla Coppa Campioni, lasciando alla Dea il diritto di disputare la Coppa delle Coppe.

    Apriti cielo! Una squadra di Serie B in Europa!? Borbottarono così i "padroni del calcio", ma nel tempo dove le regole scritte valevano ancora qualcosa, il sogno divenne realtà. Il presidente Bortolotti sostituì Nedo Sonetti con un giovane tecnico, Emiliano Mondonico da Rivolta D'Adda e face una campagna acquisti per riportare subito Bergamo in Serie A, con un occhio anche alla Coppa. Arrivarono i centrocampisti Daniele Fortunato ed Eligio Nicolini, che con Gleen Stromberg e Walter Bonacina formavano una linea centrale di categoria superiore; per l'attacco acquistò Oliviero Garlini.

    Atalanta1987-1988_zps35459d69

    Nella sua fase iniziale la Coppa delle Coppe venne presa subito con impegno, schierando sempre la formazione più competitiva;
    l'esordio fu a Merthyr Tydfil, in Galles, il 16/09/1987; nel piccolo stadio della piccola cittadina celtica i bergamschi si imposero per due a uno grazie ai gol di Progna e a un'autorete propiziata sempre da Progna. Il ritorno disputato, due settimane dopo, vide i ragazzi di Emiliano Mondonico superare i britannici col medesimo risultato, marcatori Garlini e Cantarutti.

    Superato il primo ostacolo il sorteggio pose difronte al "Cina" e compagni l'Ofi Creta. L'andata si giocò sul neutro di Salonicco il 21 ottobre e vide gli ellenici imporsi per una rete a zero. Due settimane dopo a Bergamo, la Dea ribaltò il risultato, superando gli avversari con un netto due a zero: a segno Nicolini e ancora Garlini. La città cominciava a sognare e, quella che doveva essere una Coppa forse anche un po' fastidiosa per il Campionato (la Dea lottava per tornare in Serie A), divenne un'obiettivo da raggiungere con il massimo impegno.

    Ai quarti però il gioco si fece davvero duro. Niente più squadre di "seconda fascia", ma il temibile Sporting Lisbona, una delle formazioni lusitane di maggior prestigio. Era il 2 Marzo 1988 quando l'Atalanta scense in campo in un Comunale stracolmo; l'amore per la Dea di tutti i Bergamaschi spinse Stomberg e compagni verso l'impresa: due a zero. Le marcature furono di Eligio Nicolini su rigore e di Cantarutti, sempre più idolo della Curva Nord. Il sogno cominciava a diventare realtà e nessuno aveva intenzione di svegliarsi. Due settimane dopo, con una prova eroica, i neroblu strapparono l'1-1 (gol ancora di Cantarutti) nella capitale Portoghese, staccando di diritto il biglietto per l'accesso in semifinale.

    Semifinale dove la Dea si trovò difronte il Malines, la favorita del torneo. Tutta Italia seguiva la Dea con interesse, unica squadra nazionale ancora in corsa nelle Coppe Europee e, dalla Nord, si alzava il coro "Solo noi, solo noi, in Europa solo noi".
    La partita d'andata si giocò in Belgio, davanti a 6.000 bergamaschi.
    La Dea uscì sconfitta 2 a 1 (rete di Stromberg), risultato che, almeno sulla carta, lasciava qualche speranza per la gara di ritorno: con l'uno a zero la Dea sarebbe infatti andata in finale.
    Il 20 Aprile 1988, forse la data più importante e indimenticabile dello sport bergamasco, si giocò in un clima magico. Ma si sa, i sogni sono tali, e, purtroppo a volte ci sveglia troppo presto. Gli oltre 40.000 del vecchio Comunale esplosere quando Garlini trasformò il penalty che, in quel momento, significava Atalanta in finale.
    Ma il Malines era obiettivamente troppo forte: pareggiò e poi passò in vantaggio.
    La squadra belga andrà in finale, dove batterà l'Ajax di Danny Blind,Peter Larsson,Jan Wouters,Aaron Winter,Arnold Mühren,John van 't Schip,Rob Witschge,John Bosman(quello della "legge") e di un giovanissimo Dennis Bergkamp (God) conquistando la Coppa delle Coppe.
    Nello stesso periodo l'Atalanta tornerà, con pieno merito, in Serie A.

    A distanza di 25 anni mi sento privilegiato per aver vissuto questa "cavalcata Europea" che ancora è vivida nella mente di ogni sportivo (non solo Bergamasco)...



    Ancor con più orgoglio,lasciatemi ribadire il motto che da allora ho stampato nella mente :

    "25 anni fa l'Europa si fermò a guardarci ed allora capimmo d'aver vinto" ...

    ATALANTA FOLLE AMORE NOSTRO !!!

    Edited by Teogooner - 20/4/2016, 12:20
     
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  2. frapalin
     
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    Grande squadra, grande impresa...

    Il bel calcio è fatto anche, e sopratutto, di queste favole: oltre all'Atalanta, ricordiamo la Danimarca nel 1992, la Svezia e la Bulgaria nel 1994, la Rep. Ceca nel 1996, la Croazia nel 1998, l'Alaves nel 2001, la Grecia nel 2004...
     
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  3. Valli11
     
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    Grande rispetto per una squadra (e la tifoseria) che ha sempre avuto la mia simpatia....
    quest'estate ho conosciuto anche un parente di un capo curva che mi ha fatto ancora di più avvicinare a questa realtà
     
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  4. frapalin
     
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    Cavolo Teo, adesso che ci penso avevi 14 anni...
     
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    14 anni e tanta voglia di vivere il più possibile questamia passione ... e stavo già "sperimentando" la prima infatuazione per l'Afc ... ;)

    Da sempre mi ritengo fortunato :) ed è per questo che sprono le persone a "vivere" queste esperienze dal vivo il più possibile ... a distanza di anni ai miei occhi tutto questo è impagabile :)
     
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  6. frapalin
     
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    CITAZIONE (Teogooner @ 21/3/2013, 12:33) 
    14 anni e tanta voglia di vivere il più possibile questamia passione ... e stavo già "sperimentando" la prima infatuazione per l'Afc ... ;)

    Sarei proprio curioso di sapere come è nata la tua passione per l'AFC...
     
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  7. Valli11
     
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    Anch'io vorrei avere queste risposte da Teo:

    -Di quale squadra inglese sei tifoso (Arsenal, vero?)

    -C'è un motivo particolare che ti ha fatto scegliere questa squadra?

    -Come è iniziata la tua passione per il calcio inglese? :lol: :B):

    perchè mi sa che tifa La Dea
     
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  9. Napolitan Gooner
     
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    Ricordo bene la grande cavalcata dell'Atalanta quell'anno, a quei tempi impazzivo per Mondonico ed ero solo un bambino. Di Cantarutti ricordo un gol in sforbiciata contro il mio Napoli al S.Paolo nell'anno dello scudetto, la partita finì 2-2, pareggiò Incocciati a 10 min. dalla fine dopo un rinvio maldestro di Garella. E chi se la scorda quella partita, l'Atalanta avrebbe meritato di vincerla, ebbe un occasionissima nel finale mi pare con Magrin, sarebbe stato un colpaccio storico.
     
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  10. benglenton
     
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    mi ricordo una serie di stracci infuocati per la partita con il malines, non ricordo se in casa o in trasferta, una coreografia bella
    altri tempi, happy days
     
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9 replies since 20/3/2013, 23:35   262 views
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