letteratura al potere

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  1. Valli11
     
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    ieri sera non prendevo sonno e mi è venuto un colpo di genio :blink: se così si può dire...

    siccome mi piace aprire spesso argomenti in questa sezione ho pensato alla letteratura(italiana),in particolare alle poesie...
    Mi sono sempre piaciute le poesie tranne quando in verifica te le fanno odiare perche devi trovare:metafore ,sinestesie,similitudini e balle varie....altro che figure retoriche; per me la poesia va gustata con senso soggettivo, non come ti impone qualcuno (molti poeti,ma anche altri artisti come i pittori, sono piacevoli proprio perchè non ti pongono limiti sul significato ma puoi interpretare a tuo piacimento).

    succo del discorso: volevo conoscere i vostri autori e le poesie o romanzi o quello che è che preferite.

    A me è sempre piaciuto il Leopardi sopratutto :

    L'Infinito

    «Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
    e questa siepe, che da tanta parte
    dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
    Ma sedendo e mirando, interminati
    spazi di là da quella, e sovrumani
    silenzi, e profondissima quïete
    io nel pensier mi fingo, ove per poco
    il cor non si spaura. E come il vento
    odo stormir tra queste piante, io quello
    infinito silenzio a questa voce
    vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
    e le morte stagioni, e la presente
    e viva, e il suon di lei. Così tra questa
    immensità s'annega il pensier mio:
    e il naufragar m'è dolce in questo mare»


    perchè da proprio un senso di poter spaziare con la mente


    e Il Sabato del Villaggio

    La donzelletta vien dalla campagna
    in sul calar del sole,
    col suo fascio dell'erba; e reca in mano
    un mazzolin di rose e viole,
    onde, siccome suole, ornare ella si appresta
    dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
    Siede con le vicine
    su la scala a filar la vecchierella,
    incontro là dove si perde il giorno;
    e novellando vien del suo buon tempo,
    quando ai dí della festa ella si ornava,
    ed ancor sana e snella
    solea danzar la sera intra di quei
    ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
    Già tutta l'aria imbruna,
    torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
    giú da' colli e da' tetti,
    al biancheggiar della recente luna.
    Or la squilla dà segno
    della festa che viene;
    ed a quel suon diresti
    che il cor si riconforta.
    I fanciulli gridando
    su la piazzuola in frotta,
    e qua e là saltando,
    fanno un lieto romore;
    e intanto riede alla sua parca mensa,
    fischiando, il zappatore,
    e seco pensa al dí del suo riposo.

    Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
    e tutto l'altro tace,
    odi il martel picchiare, odi la sega
    del legnaiuol, che veglia
    nella chiusa bottega alla lucerna,
    e s'affretta, e s'adopra
    di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.

    Questo di sette è il più gradito giorno,
    pien di speme e di gioia:
    diman tristezza e noia
    recheran l'ore, ed al travaglio usato
    ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Garzoncello scherzoso,
    cotesta età fiorita
    è come un giorno d'allegrezza pieno,
    giorno chiaro, sereno,
    che precorre alla festa di tua vita.
    Godi, fanciullo mio; stato soave,
    stagion lieta è cotesta.
    Altro dirti non vo'; ma la tua festa
    ch'anco tardi a venir non ti sia grave.


    perchè racconta la gioventù e i momenti che precedono la festa...


    infine una poesia di Montale

    Meriggiare pallido e assorto

    Meriggiare pallido e assorto
    presso un rovente muro d'orto,
    ascoltare tra i pruni e gli sterpi
    schiocchi di merli, frusci di serpi.

    Nelle crepe dei suolo o su la veccia
    spiar le file di rosse formiche
    ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
    a sommo di minuscole biche.

    Osservare tra frondi il palpitare
    lontano di scaglie di mare
    mentre si levano tremuli scricchi
    di cicale dai calvi picchi.

    E andando nel sole che abbaglia
    sentire con triste meraviglia
    com'è tutta la vita e il suo travaglio
    in questo seguitare una muraglia
    che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.



    perchè richiama al momento dell'ozio :P e usa parole con bella sonorità

    infine apro un parentesi calcistica,su un discorso che secondo me ha del poetico:


    I love football.
    I love the aesthetics of football.
    I love the athleticism of football.
    I love the movement of the players, the antics of the coaches.
    I love the dynamism of the fans.
    I love their passion for their badge and their colour of their team and their country.
    I love the noise and the buzz and the electricity in the stadium.
    I love the songs.
    I love the way the ball moves and then it flows and the way a teams fortunes rise and fall through a game and through a season.
    But I love the football that it brings people together across religious divides, geographic divides, political divides.
    I love the fact that for ninety minutes in a rectangular piece of grass, people can forget hopefully, whatever might be going on in their life, rejoice in this communal celebration of humanity.
    The biggest diverse, invasive or pervasive culture that human kinds knows is football
    And I love the fact that at the altar of football human kind can come worship and celebrate.

    qui il video



    spero di non avervi annoiato e di non essere passato come lo studioso di turno,quale certamente non sono ;)
     
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  2. Nicola-Lo zar di Anfield
     
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    CITAZIONE (Valli11 @ 17/12/2011, 15:51) 
    per me la poesia va gustata con senso soggettivo, non come ti impone qualcuno (molti poeti,ma anche altri artisti come i pittori, sono piacevoli proprio perchè non ti pongono limiti sul significato ma puoi interpretare a tuo piacimento).

    Condivido al 100%.
    Questo infatti è uno dei motivi per cui non adoro la letteratura.
    Comunque,una delle poche poesie che conosco e che mi ha colpito molto è sicuramente "Lentamente muore",erroneamente attribuita a Pablo Neruda,e in realtà scritta da Martha Medeiros:

    “Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
    ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
    chi non cambia la marcia,
    chi non rischia e chi non cambia colore dei vestiti,
    chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione,
    chi preferisce il nero sul bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
    quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
    chi è infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno.

    Lentamente muore chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia,
    chi non legge,
    chi non ascolta musica,
    chi non trova grazia in se stesso.

    Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
    chi non si lascia aiutare;
    chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
    chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
    chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi,
    ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

    Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità“.

     
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    Da romano a livello di poesie non posso che non adorare Trilussa, al secolo Carlo Alberto Salustri. Questa è una sua poesia che mia madre mi recitava sempre quando ero piccolo:

    Er leone riconoscente

    "Ner deserto dell' Africa, un Leone
    che j' era entrato un ago drento ar piede,
    chiamò un Tenente pe' l' operazzione.
    - Bravo! - je disse doppo - lo t' aringrazzio:
    vedrai che sarò riconoscente
    d' avemme libberato da ' sto strazio;
    qual' é er pensiere tuo? d' esse promosso?
    Embè, s' io posso te darò ' na mano... -
    E in quella notte istessa
    mantenne la promessa
    più mejo d' un cristiano;
    ritornò dar Tenente e disse: - Amico,
    la promozzione é certa, e te lo dico
    perché me so' magnato er Capitano."


    Se i non romani non capiscono basta chiedere, ma credo sia più che comprensibile... mica è Veneto! :)

    ...e poi i miei romanzi preferiti, anche se molti li considerano una noia mortale, sono La coscienza di Zeno (Italo Svevo) ed Il deserto dei Tartari (Dino Buzzati).

    p.s. Bravo Valli gran bel topic! ;)
     
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  4. frapalin
     
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    CITAZIONE (Valli11 @ 17/12/2011, 15:51) 
    ieri sera non prendevo sonno e mi è venuto un colpo di genio :blink: se così si può dire...

    siccome mi piace aprire spesso argomenti in questa sezione ho pensato alla letteratura(italiana),in particolare alle poesie...
    Mi sono sempre piaciute le poesie tranne quando in verifica te le fanno odiare perche devi trovare:metafore ,sinestesie,similitudini e balle varie....altro che figure retoriche; per me la poesia va gustata con senso soggettivo, non come ti impone qualcuno (molti poeti,ma anche altri artisti come i pittori, sono piacevoli proprio perchè non ti pongono limiti sul significato ma puoi interpretare a tuo piacimento).

    succo del discorso: volevo conoscere i vostri autori e le poesie o romanzi o quello che è che preferite.

    A me è sempre piaciuto il Leopardi

    Mettici un po' di tabacco in quello che fumi!!!!!!!!!!
    :D :D :D

    Scherzo...
     
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  5. Valli11
     
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    belle entrambe le poesie...comunque Decio(grazie per il complimento) anche il Veneto mi sembra abbastanza capibile...

    guarda Fra non ho fumato niente ieri ma sinceramente dopo allenamento ho bevuto 4 5 bicchieri tra lambrusco e spumante e...sapete com'è quando si è stanchi l'alcool fà subito effetto
     
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  6. Aaron_Ramsey
     
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    Non mi piace la letteratura. Molto meglio (imho) il latino (penso di essere l'unico in italia che studia volentiari latino)
    Però una bella poesia è l'Infinito che ha già postato Valli o il mitico inizio della Divina commedia...

    INFERNO
    Inferno: Canto I

    Nel mezzo del cammin di nostra vita
    mi ritrovai per una selva oscura
    ché la diritta via era smarrita.
    Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
    esta selva selvaggia e aspra e forte
    che nel pensier rinova la paura!
    Tant'è amara che poco è più morte;
    ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
    dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
    Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
    tant'era pien di sonno a quel punto
    che la verace via abbandonai.

    Anche questa mi è piaciuta però !!

    ILIADE


    Cantami, o Diva, del Pelìde Achille
    l'ira funesta che infiniti addusse
    lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
    generose travolse alme d'eroi,
    e di cani e d'augelli orrido pasto
    lor salme abbandonò (così di Giove
    l'alto consiglio s'adempìa), da quando
    primamente disgiunse aspra contesa
    il re de' prodi Atride e il divo Achille.
     
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  7. antonioarsenal
     
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    Sempre dalla Divina Commedia e sempre (purtroppo) di attualità:

    Ahi serva Italia, di dolore ostello
    nave senza nocchiere in gran tempesta,
    non donna di provincia ma bordello.
     
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  8. jekberghem
     
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    A me piace tantissimo leggere ma non sono un grande amante della poesia.
    Preferisco autori moderni,contemporanei
    Come scrittori italiani adoro Stefano Benni e Niccolò Ammaniti (anche se quest'ultimo è diventato un po' commerciale).

    Baol di Stefano Benni è uno dei libri che più ha influenzato la mia vita (l'ho letto circa un milione di anni fà)

    La Divina Commedia non mi è mai piaciuta,forse perchè me l'hanno fatto studiare a forza al liceo (e la professoressa di italiano mi odiava per "divergenze politiche").
     
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    mi piacciono molto le poesie di Leopardi e Montale, ma una delle mie preferite è "la pioggia nel pineto" di D'annunzio. ha una musicalità unica!
     
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  10. .matteo
     
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    CITAZIONE (jekberghem @ 18/12/2011, 09:06) 
    A me piace tantissimo leggere ma non sono un grande amante della poesia.
    Preferisco autori moderni,contemporanei
    Come scrittori italiani adoro Stefano Benni e Niccolò Ammaniti (anche se quest'ultimo è diventato un po' commerciale).

    Baol di Stefano Benni è uno dei libri che più ha influenzato la mia vita (l'ho letto circa un milione di anni fà)

    La Divina Commedia non mi è mai piaciuta,forse perchè me l'hanno fatto studiare a forza al liceo (e la professoressa di italiano mi odiava per "divergenze politiche").

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  11. stein92
     
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    CITAZIONE
    ...e poi i miei romanzi preferiti, anche se molti li considerano una noia mortale, sono La coscienza di Zeno (Italo Svevo) ed Il deserto dei Tartari (Dino Buzzati).

    p.s. Bravo Valli gran bel topic! ;)

    grandissimo.. due libri stupendi.. qualcuno si interessa di letteratura russa? nabokov, dosto, cechov..
    e di quella americana? il vecchio charles bukowski, kerouac, salinger, roth, franzen, burroghs, carver, fitzgerald..

    forse la letteratura italiana non sono riuscito ad apprezzarla particolarmente per via dei mie turbolenti trascorsi scolastici.. il mio unico titolo di studio è la cara vecchia terza media..
    quindi volevo solo sapere se c'è qualche appassionato di questi autori (:

    la mia poesia preferita in assoluto è "Piccola America" di pablo neruda

    Quando osservo la forma

    dell’America sulla mappa,

    amore, vedo te:

    le alture del rame sulla tua testa,

    i tuoi seni, grano e neve,

    il tuo fianco sottile,

    veloci fiumi che palpitano, dolci

    colline e praterie

    e nel freddo del sud i tuoi piedi terminano

    la loro geografia d’oro duplicato.

    Amore, quando ti tocco

    non solo hanno percorso

    le mie mani la tua delizia,

    ma rami e terre, frutti e acque,

    la primavera che amo,

    la luna del deserto, il petto

    della colomba selvaggia,

    la soavità delle pietre consumate

    dalle acque del mare o dei fiumi

    e il rosso intrico

    della fratta dove

    fame e sete stanno in agguato.

    Così la mia lunga patria mi riceve,

    piccola America, nel tuo corpo.

    E più ancora: quando ti vedo distesa

    vedo nella tua pelle, nel tuo color d’avena,

    la nazionalità del mio affetto.

    Perché dalle tue spalle il tagliatore di canna

    di Cuba ardente

    mi guarda, coperto d’oscuro sudore,

    e dalla tua gola

    pescatori che tremano

    nelle umide case della riva

    mi cantano il loro segreto.

    Così, lungo il tuo corpo,

    piccola America adorata,

    le terre e i popoli

    interrompono i miei baci

    e allora la tua bellezza

    non solo accende il fuoco

    che tra noi arde senza consumersi,

    ma col tuo amore mi sta chiamando

    e attraverso la tua vita

    mi sta dando la vita che mi manca

    e al sapore del tuo amore s’aggiunge il fango,

    il bacio della terra che mi attende.



    qualcuno conosce anche Dylan Thomas?
     
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    CITAZIONE (stein92 @ 19/12/2011, 15:57) 
    CITAZIONE
    ...e poi i miei romanzi preferiti, anche se molti li considerano una noia mortale, sono La coscienza di Zeno (Italo Svevo) ed Il deserto dei Tartari (Dino Buzzati).

    p.s. Bravo Valli gran bel topic! ;)

    grandissimo.. due libri stupendi.. qualcuno si interessa di letteratura russa? nabokov, dosto, cechov..
    e di quella americana? il vecchio charles bukowski, kerouac, salinger, roth, franzen, burroghs, carver, fitzgerald..

    forse la letteratura italiana non sono riuscito ad apprezzarla particolarmente per via dei mie turbolenti trascorsi scolastici.. il mio unico titolo di studio è la cara vecchia terza media..
    quindi volevo solo sapere se c'è qualche appassionato di questi autori (:

    la mia poesia preferita in assoluto è "Piccola America" di pablo neruda

    ...

    qualcuno conosce anche Dylan Thomas?

    Di certo il valore di una persona non si giudica dal suo titolo di studio, almeno io non la giudico da quello... ;)

    Di Kerouac ho letto, diversi anni fa, On the road. Ricordo che mi era piaciuto molto, poi però non ho approfondito.

    C'è una poesia di Pablo Neruda che per me ha un significato molto importante, diciamo che è la poesia che mi lega alla mia dolce metà (a Giugno 10 anni ed io ne ho solo 25, roba da pazzi è!? ^_^ ) Eccola:

    "T'amo senza sapere come, né quando né da dove,
    t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
    così ti amo perché non so amare altrimenti
    che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
    così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
    così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno."


    Pablo Neruda

     
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  13. jekberghem
     
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    CITAZIONE (stein92 @ 19/12/2011, 15:57) 
    e di quella americana? il vecchio charles bukowski, kerouac, salinger, roth, franzen, burroghs, carver, fitzgerald..

    Di Bukowski ho letto praticamente tutto,penso che sia uno degli scrittori che più ha capito della vita e delle persone...un animo troppo sensibile nascosto sotto la scorza da "maledetto"

    Di Kerouac ho letto "on the road",bel libro anche se un po' utopistico

    Di Salinger il classico Il giovane Holden (the catcher in the rye,"il terzino nella grappa"!)

    Andando su cose più "commerciali" a me piacciono molto anche Stephen King e Ken Follett

    Cmq ragazzi complimenti per la discussione,alla faccia di quelli che pensano che l'italiano medio che segue il calcio sia un ignorante troglodita solo calcio-birra-donne (che ovviamente non devono mancare :P )
     
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    Complimenti per le varie proposte, a parte Benni (che personalmente trovo di una noia mortale, ma si sa che de gustibus non est disputandum) le trovo tutte fantastiche.

    Una delle mie poesie preferite è Lines written five miles above Tintern Abbey di William Wordsworth.

    www.englishforitalians.com/content/...0Wordsworth.pdf

    Incredibile che a fine 7 inizio 8000, appena agli albori della rivoluzione industriale, si avvertisse già lo stress della vita cittadina e la nostalgia per la natura!
    Già di per sè splendida, al liceo trovavo che la poesia acquistasse una sua sonorità se letta con in sottofondo le note di Lament degli Ultravox, romanticismo per romanticismo forse.

     
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  15. _Fabio_78
     
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    Io non ho un autore preferito in particolare. Se parliamo di poesia italiana mi piacciono diversi autori, l'importante per me è che la scrittura sia armonica e che abbia un "bel suono". Non sono assolutamente un ammiratore degli stili eccessivamente complicati e contorti, alla Carlo Dossi per intenderci. Volendo fare dei nomi, apprezzo Foscolo, Leopardi, D'Annunzio, alcune tragedie di Alfieri e i poemi epici di Tasso e Ariosto, anche se vorrei essere più bravo e capirli meglio.

    Per quanto riguarda altri tipi di letture, tra i classici quello che mi è piaciuto di più è Il Conte di Montecristo.
    I generi che leggo più spesso sono le saghe fantasy e i romanzi storici. Tra le prime la mia preferita in assoluto è Le Croache del ghiaccio e del fuoco (molto matura e non molto fantasy), di George Martin, ma anche La Ruota del Tempo di Robert Jordan e i libri di Robin Hobb (non Hood!). Tra i romanzi storici il mio preferito è Bernard Cornwell ma lasciatemi citare La Triologia di Magdeburg di Alan Altieri, ambientata durante la guerra dei trent'anni e scritta con uno stile assolutamtne apocalittico e crudo.
    Infine una menzione speciale per il genio di Providence, ovvero H.P. Lovecraft. E come dimenticare Edgar Allan Poe e Horace Walpole che col suo Castello d'Otranto ha dato vita al genere gotico...
     
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18 replies since 17/12/2011, 15:51   421 views
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