Slash feat. Myles Kennedy and the Conspirators

World on Fire

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  1. _Fabio_78
     
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    Anche secondo me Slash è parecchio sopravvalutato, così come i Guns. Di sicuro nel mio giudizio non aiuta il fatto che il timbro di Axl mi risulta fastidioso, quindi faccio fatica ad ascoltare la loro musica. In ogni caso, quella del successo è una formula ermetica e di certo non perfetta, penso dipenda da diversi fattori: il fatto che sia lui che Axl siano carismatici, un buon management, un modo di suonare che incontra i favori del pubblico mainstream ecc., diversi elementi entrano in gioco ed evidentemente i Guns li hanno centrati tutti (bravi loro eh, sia chiaro).
    A livello chitarristico, tanto per restare sullo stesso periodo e in un genere in qualche modo simile, uno come Dave Meniketti (Y&T) secondo me merita decisamente di più, però è conosciuto solo da pochi. Anche Brian Tatler (Diamond Head) in quanto a riff e assoli a mio avviso ha scritto cose decisamente più interessanti, però pur essendo considerato una fonte di ispirazione da moltissimi musicisti, è praticamente sconosciuto al grande pubblico.
    Cambiando un po' genere ma restando agli anni '80, ci sono chitarristi come Criss Oliva o Mark Reale che sono di un altro pianeta rispetto a Slash, però hanno suonato in band che hanno avuto un successo commerciale infinitamente più piccolo, anche perché facevano una musica che si prestava meno ai gusti del pubblico.
    Secondo me il merito di Slash è stato quello di suonare in un gruppo che, per i motivi sopra elencati, è riuscito a sfondare e diventare un gruppo classico, ma qualitativamente non lo metto tra i grandi dello strumento.
     
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    Ma io non ho mai messo in dubbio che moltissimi chitarristi di poca fama su largo raggio siano sicuramente più virtuosi, non solo nel senso strettamente tecnico chitarristico del termine, di Slash. Io parlo dal punto di vista del gusto musicale del chitarrista e della riconoscibilità di questo nel panorama mondiale al di là del successo o meno. Innestarsi nell'ambiente con un timbro, uno stile, un fraseggio, un tocco che rimarrà per sempre il suo. Ogni volta che un chitarrista farà quelle due note messe in croce verrà subito additato come un clone. Questo significa inventare un modo di suonare all'epoca nuovo, unico.
    Per me questo è l'elemento fondamentale nel valutare un chitarrista. Sia che mi piaccia a gusto personalissimo sia meno. Perché poi se il discorso è quello della soggettività c'è anche chi apprezza una tazza del cesso nel mezzo di un museo! :)
     
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  3. _Fabio_78
     
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    A me sinceramente non sembra abbia inventato un nuovo modo di suonare. Nel suo sound ci sono elementi di Page, Perry, Young, un po' di Gallagher e Kossoff.
    Quello che gli riconosco è l'aver scritto qualche bella canzone e un buon gusto nelle melodie, ma non mi sembra abbia un sound così particolare da poter additare qualcuno come suo clone, anche perché, automaticamente, un chitarrista influenzato da Slash sarebbe prima influenzato dai personaggi sopra citati.
     
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    Mah... Ovvio che ogni chitarrista al mondo è influenzato da quelli che vengono prima, ma questo non attiene alla riconoscibilità di uno stile, ma alla riconoscibilità di cosa ha influenzato il musicista nel processo di creazione dello stile che comunque rimane unico.
    Io lo trovo riconoscibilissimo. Ti basta sentire i pezzi che ha fatto in collaborazione con altri artisti dove è immediata la percezione del suo zampino senza dover leggere gli autori. Qualche esempio: Fields of joy ed Always on The run con Lanny Kravitz o Give in to me con Michael Jackson ( sentila ne vale la pena).
    Comunque, anche tu, come Joes, trovo che sia proprio il genere musicale dove s'innestano i Guns a non piaceri molto. Almeno è quello che intuisco dai gruppi che mi citi e hai postato in passato.
    Tornando all'album in questione trovo che nel 2015 questo tipo di hardrock non lo trovi. Non commerciale, ma comunque moderno.
     
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  5. _Fabio_78
     
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    In realtà il genere in sé non mi dispiace, alla fine si tratta di un rock stradaiolo abbastanza classico, sono proprio le canzoni che, a parte qualche episodio (November Rain, Patience), mi dicono poco. Certo non aiuta il fatto che la voce di Axl mi dia fastidio, ma secondo me le composizioni non si distinguono per qualcosa di particolare o meriti superiori ad altri gruppi. Per questo li ritengo sopravvalutati.
     
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    :giveup:

    Su Axl ti capisco dato che è una di quelle voci che o ami o odi.
    Ti consiglio qualche pezzo che magari non ti è mai capitato di sentire: Estranged, Coma, You could be mine (sicuro la conosci), Rocket Queen, Anything goes, Move to The city (la versione di live era), la cover di Live and let die, The garden (con Alice Cooper).

    Ah... Prova anche 'So fine' che le strofe le canta Duff, il bassista. ^_^
     
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20 replies since 15/12/2014, 12:48   168 views
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