La grande scalata.

News sui possibili acquirenti dell'Arsenal.

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  1. romax04
     
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    Allora, io la vedo nera! e per me nera vuol dire passare la proprieta' in mano straniere.. seppur capaci di regalarci campioni europei e mondiali...
     
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  2. maxyorke
     
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    QUOTE (Mister Wolf @ 21/12/2008, 13:19)
    , ma io l'Arsenal russo non lo voglio per nessuna ragione al mondo!

    dipende.... se il russo e' veramente uno che accetta di stare nella direzione dei ginners per avere utili dalla gestione, mi pare normale e leggitimo, il problema e' avere uno alla Abrhamovic, allora sarebbe diverso...
    ma a me pare che le indicazioni siano rassicuranti in questo.
    Sono ben accetti ingressi societari o cambi di azioni, che non siano altro che una mera ragione commerciale, ne piu, ne meno....
    Mentre pare abbastanza difficile ogni moviemento "alla Chelsea o Liverpool".... diciamo che potrebbe essere piu' una scelta alla manchester Utd, ma con ancora meno poteri su uan sola persona.

    Ad ogni modo questo Usamov e' 5-6 anni che ha il box all'Emirates, si dichiara tifoso dei Gunners e non ha mai pensato di inserirsi in nessuna altra squadra. Questo forse vuol dire che sia veramente interessato ad essere solo ed esclusivamente uno dei gunners....
    ed allora vediamo un po coem andra'... la nazionalita' conta poco, visto che non tutti sono inglesi nel board della nostra squadra. la stessa lady nina e' indiana.
    Ed e' difficile che sia inglesi al 100% essendo una squadra di Londra...

    Non fasciamoci la testa prima del dovuto. Poi e' normale che sia una squadra ambita da molti, essendo la squadra piu' ricca la mondo e con piu' struttura da Societa' di qualuqnue altra. Stadio, Palazzi, villaggi vacanze in mezza europa, centri sportivi, quartieri interi...150mila tesserati come member..etc etc.. tutto questo crea attenzioni importanti.. e non mette in pericolo la squadra da crolli come la stampa italiana ANCORA NON HA CAPITO !!


    ciao
    max
     
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  3. arsenal4ever1985
     
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    Che ci sia la possibilità per il russo di lanciare un'OPA totalitaria una volta raggiunto il 30% è sotto gli occhi di tutti,ma in questo caso la volontà dei terzi in gioco ha un ruolo fondamentale visto che comunque sarà possibile appellarsi a norme anti-takeover tacciando l'OPA come ostile e cercando di trovare un cavaliere bianco,potenziale acquirente amichevole che faccia da terzo incomodo(l'operazione Kroenke pare su questa via) o introdurre una''pillola avvelenata''che faccia da scudo anti-OPA con l'attribuzione agli azionisti attuali del diritto di comprare azioni addizionali ad un prezzo favorevole in modo da togliere di mezzo l'appetitosa fetta di torta che il russo si sta pregustando.Questo per dire che ai tempi che corrono Usmanov ha tutto il diritto di lanciare un' OPA nei nostri confronti è bensì su chi dei nostri favorirà tale operazione che i sostenitori più attaccati alla tradizione e alle radici inglesi dovranno fare leva,a mio parere
     
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  4. Sir_Highbury
     
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    QUOTE (Mister Wolf @ 21/12/2008, 13:19)
    Lady Nina Bracewell-Smith è uscita dal consiglio di amministrazione della società che controlla l'Arsenal FC per contrasti con gli altri interni, così come lo ha fatto Richard Carr.
    Dato che i due insieme detengono il 20% delle azioni, ed avevano sottoscritto il patto parasociale per non vendere a Uzmanov, è lecito chiedersi che faranno, se venderanno le loro partecipazioni o meno, e se chi le compera aderirà al patto, o se magari le venderanno direttamente a Uzmanov.

    ma avendo aderito al patto parasociale, possono andarsene vendendo a Usmanov?
     
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  5. Sir_Highbury
     
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    l'eventuale ingresso di Usmanov non è che mi intrighi molto, ma non penso che possa sucedere un caso Abramovich a est di Chelsea, cioè che arrivi un padre padrone e faccia il bello e il cattivo tempo. L'organizzazione dell'Arsenal è una grande risorsa, escluderei che chiunque voglia entrare voglia smantellarla e tantomeno che ci riesca: i nostri shareholders sono estremamente coinvolti nella gestione, e mi sembra difficile che eventuali terzi subentranti ne abbiano le stesse capacità e possano permettersi di fare a meno di gente come Friar e Hillwood etc. La red and white, la holding creata dall'Uzbeko e dal socio Persiano è "capitanata" da David Dein, se Usmanov accrescesse la propria fetta di torta... quale sarebbe la posizione di Dein?
     
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    CITAZIONE (Sir_Highbury @ 20/3/2009, 23:42)
    CITAZIONE (Mister Wolf @ 21/12/2008, 13:19)
    Lady Nina Bracewell-Smith è uscita dal consiglio di amministrazione della società che controlla l'Arsenal FC per contrasti con gli altri interni, così come lo ha fatto Richard Carr.
    Dato che i due insieme detengono il 20% delle azioni, ed avevano sottoscritto il patto parasociale per non vendere a Uzmanov, è lecito chiedersi che faranno, se venderanno le loro partecipazioni o meno, e se chi le compera aderirà al patto, o se magari le venderanno direttamente a Uzmanov.

    ma avendo aderito al patto parasociale, possono andarsene vendendo a Usmanov?

    Il patto parasociale aveva una durata limitata, è probabile che ora che è stata estromessa dal CDA non lo rinnovi alla scadenza.
    Per il resto, hai ragione, ci sarebbero dei paracadute ad impedire ad Uzmanov di fare il bello e il cattivo tempo, ma comunque io preferisco un piccolo Arsenal piuttosto che avere come presidente un magnate straniero dotato di una ricchezza tanto grande quanto poco trasparente.
     
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  7. andregooner
     
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    sembra ci siano ulteriori novità in arrivo..
     
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  8. Sir_Highbury
     
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    Arsenal, Kroenke acquista quote da Fiszman

    Si modificano gli scenari societari in seno all'Arsenal. Il club ha comunicato che l'uomo d'affari americano Stan Kroenke, proprietario dei Denver Nuggets, ha acquisito una parte delle quote azionarie del socio e direttore Daniel Fiszman (che ora ha il 16,1%), portando così la sua partecipazione nei Gunners dal 12,4 al 20,5%. L'operazione è costata 45,7 milioni di euro.

    http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=145618
     
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  9. arsenal4ever1985
     
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    CITAZIONE (Sir_Highbury @ 31/3/2009, 11:24)
    Arsenal, Kroenke acquista quote da Fiszman

    Si modificano gli scenari societari in seno all'Arsenal. Il club ha comunicato che l'uomo d'affari americano Stan Kroenke, proprietario dei Denver Nuggets, ha acquisito una parte delle quote azionarie del socio e direttore Daniel Fiszman (che ora ha il 16,1%), portando così la sua partecipazione nei Gunners dal 12,4 al 20,5%. L'operazione è costata 45,7 milioni di euro.
    http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=145618

    Visto che Fiszman,a quanto pare,si era intestato di smobilizzare possiamo dire che è andata benone,la quota sarebbe potuta andare sul piatto di Usmanov..
    Cosa significa tutto questo? che Usmanov causa crisi di liquidità ha perso interesse per un'OPA totalitaria?è la mia speranza!
    Adesso però Kroenke deve continuare a vestire i panni del terzo incomodo,perchè nel caso qualcun'altro decidesse di smobilizzare a quel punto il vero antagonista diventerebbe colui che fino ad ora ci aveva dato una mano ad ostacolare Usmanov,cioè Kroenke..
    Auguriamoci che gli assetti restino tali,siamo sul filo del rasoio e in balia delle loro mattiniere intenzioni di smobilizzo o di investimento :cry:
     
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  10. romax04
     
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    da IL SOLE24ORE
    LONDRA – L'Arsenal Football Club è impegnato in una partita molto più complessa della semifinale di Champions League che si gioca domani all'Emirates Stadium contro il Manchester United. Un confronto da Guerra fredda che oppone l'americano Stan Kroenke all'oligarca russo di origine uzbeka, Alisher Usmanov. Il premio è il controllo di uno delle più amate squadre di calcio del Regno. Chi metterà le mani sui Gunners potrebbe deciderlo una signora inglese, Nina Bracewell Smith, che forse già questa settimana potrebbe decidere di passare la mano e spalancare l'uscio dell'Emirates a Usmanov. La signora, esclusa dal Board dell'Arsenal lo scorso anno, ha il 15,9 % delle azioni del Club inglese, le uniche che potrebbero finire ad Usmanov. L'oligarca ha oggi il 25% della società e se supererà la soglia del 30 dovrà lanciare il takeover. Per contrastare una mossa del genere Stan Kroenke nei giorni scorsi ha portato la sua quota al 28,3%, pronto anche lui a un arrotondamento che poi lo obbligherebbe all'acqusizione. A vendere a Kroenke è stata la famiglia Carr con la benedizione dell'attuale Board che invece teme l'acquisto da parte di Usmanov. I concorrenti si sono allineati per lo scontro finale. Potrà avvenire presto o fra qualche tempo, ma il destino dell'Arsenal è segnato. E non dipenderà dal Manchester United.

     
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  11. romax04
     
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    Stan Kroenke ha incrementato il suo pacchetto azionario nell'Arsenal. Già propritario di Denver Nuggets (Nba), Colorado Avalanche (Nhl) e Colorado Rapids (Mls), il 61 anne statunitense ha speso 1,36 milioni di dollari per aumetare il suo pacchetto azionale al 28,58%, dal 28,3% inziale. Con questa manovra l'attuale direttore dei gunners consolida la sua posizione nel club avvicinando ulteriormente alla soglia del 30% delle azioni che gli permetterebbe di fare un offerta pubblica di acquisto. L'altro grande azionista del club è il miliardario uzbeco Alisher Usmanov che attraverso la Red and White Holdings detiene il 25% delle azioni senza però far parte del consiglio d'amministrazione del club.
     
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  12. romax04
     
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    da BBC.co.uk
    Has Arsenal borrowed too much?
    Robert Peston | 00:00 AM, Tuesday, 14 July 2009


    I've obtained a copy of the financial analysis of Arsenal that was made by the investment bank Lazard Brothers in support of Alisher Usmanov's proposal that the club should raise up to £150m in a rights issue.

    It's a chunky 35-page document. But its conclusion can be summed up very simply: Arsenal has too much debt to pose a serious challenge to Europe's biggest clubs; or to use the jargon, it is over-leveraged, too thinly capitalised.

    This is a verdict that has been rejected by Arsenal's board, which has been advised by NM Rothschild.

    The North London club's directors argue that paying down debt would have only a marginal impact on the availability of financial resources.



    Of course, as an Arsenal-supporting BBC journalist, I couldn't possible take sides in this dispute between the Uzbekistani plutocrat and Arsenal's directors.

    But some of you will be interested in Usmanov's point of view.

    Here are a few bullet points from the Lazard document:

    1) It believes that Arsenal's earnings before interest, tax, depreciation and amortisation (EBITDA) will fall from between £55m-60m in 2009 to £35-40m in 2010. The most striking contributor to this squeeze that it cites is a 12-14% increase in costs to £179m "as a result of players being compensated for tax changes and a number of step-ups in wages for individual players".

    2) It predicts that cash flow will fall by more than that because of some pre-payments on assorted deals that were taken in 2007.

    3) It says that Arsenal's fans are already paying 40% more than the average for the big four English clubs for match tickets and 24% more for season tickets - implying there's little scope to increase gate revenues, especially in a recession.

    4) It calculates Arsenal's gross average annual spend on new players as £18m, compared with £37m for the big four; and the net annual spend, including sales, as precisely zero, compared with a £20.2m big four average

    5) Perhaps most germanely of all, it fears that redevelopment of Arsenal's former Highbury stadium into luxury apartments may not turn out to be profitable - and that refinancing £140m of property-related debt over the next couple of years will be neither cheap or easy.

    So Usmanov - the second-biggest shareholder in Arsenal with a 25 per cent stake - suggests that investors stump up a maximum of £150m via a rights issue of new shares.

    This would provide additional funds for Arsene Wenger to augment the playing squad, and/or pay off some of the property debt, and/or pay down a substantial portion of the £242m of separate debt incurred to fund the development of the new Emirates stadium.

    As I say, Arsenal's board has said no to all this, following detailed scrutiny by bankers from Rothschild - which included those bankers sounding out the most important individual at the club, Arsene Wenger.

    The advice to the board from Rothschild was;

    a) paying down the Emirates-related debt would save a maximum of £5m a year;

    b) there are better ways to rehabilitate the Highbury redevelopment, including a putative cunning plan under negotiation right now - and even if the worst came to the worst, there should be no direct financial contagion to the club, since the providers of the property loans have no recourse to the footballing assets;

    c) perhaps most controversially, the chaps from Rothschild don't believe Arsene Wenger is seriously constrained by lack of finance in his ability to develop the playing squad - and, more importantly, they don't believe that he feels fettered (if you see what I mean).

    All of which would be described by some as a courageous blocking tackle: turning down equity finance during a sharp recession, and while the worst conditions in living memory for property developers prevail, well that's quite ballsy.

     
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  13. maxyorke
     
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    QUOTE (romax04 @ 21/7/2009, 16:01)
    Of course, as an Arsenal-supporting BBC journalist, I couldn't possible take sides in this dispute between the Uzbekistani plutocrat and Arsenal's directors.

    But some of you will be interested in Usmanov's point of view.

    Here are a few bullet points from the Lazard document:



    All of which would be described by some as a courageous blocking tackle: turning down equity finance during a sharp recession, and while the worst conditions in living memory for property developers prevail, well that's quite ballsy.

    e' un peccato che questo rapporto finanziario sia "la versione" di Usmanov, che punta su questi argomenti per cercare di prendere la Presidenza... intendo "un peccato" perche' sarebbe stato interessante sentire un'opinione differente....
     
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    Io credo che l'ipotesi di una società over-leveraged and tiny capitalized, cioè che ha avuto finanziamenti esorbitanti rispetto alla sua consistenza patrimoniale ed abbia un livello di liquidità basso (in sostanza pochi soldi da spendere sul mercato), sia verosimile (anche se magari i soldi disponibili sono di più di quelli che dice Uszmanov). Questo però non mi sposta neanche di un cm. dalla parte del magnate russo, mi fa invece accettare con serenità e anche con gioia di avere una squadra con tanti potenziali talentini, soprattutto se giocheranno bene come due anni fa. Trovo molto più affascinante lanciare gente come Song, Sagna e Clichy che fare le campagne acqusiti stratosferiche del Real.
     
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  15. romax04
     
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    CITAZIONE (Mister Wolf @ 22/7/2009, 11:15)
    Io credo che l'ipotesi di una società over-leveraged and tiny capitalized, cioè che ha avuto finanziamenti esorbitanti rispetto alla sua consistenza patrimoniale ed abbia un livello di liquidità basso (in sostanza pochi soldi da spendere sul mercato), sia verosimile (anche se magari i soldi disponibili sono di più di quelli che dice Uszmanov). Questo però non mi sposta neanche di un cm. dalla parte del magnate russo, mi fa invece accettare con serenità e anche con gioia di avere una squadra con tanti potenziali talentini, soprattutto se giocheranno bene come due anni fa. Trovo molto più affascinante lanciare gente come Song, Sagna e Clichy che fare le campagne acqusiti stratosferiche del Real.

    trovo tutto giusto, sapere che ci possono essere reali difficolta' di liquidita' da investire sul mercato.. mi porta a pensare che stiamo facendo bene.. investire sui giovani, puntando sulla coesione del gruppo e sul gioco..evitando d'acquistare i grossi nomi con ingaggi stratosferici, avanti cosi.. Mitico Arsene!
     
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